Argomento trattato in Home page come start di business per cui: Sviluppata L'idea, verificata la fattibilità, immediatamente a seguito nasce l'esigenza di avere la propria Azienda. La prima operazione da fare è quella di costituirsi come Start Up. La start Up come si evince dall'Inglese Start che vuol dire INIZIO oppure AVVIO e UP che significa SU oppure in alto. Collegando i concetti si forma una idiomatica che in Italiano va da se come “PARTI E CRESCI”.
Quindi costituire un'Azienda che è neonata la si può guardare come una bimba appena nata, bella nella sua semplicità, pura nell’idea, ma soprattutto necessaria di coccole e di essere accudita e protetta. Per me il concetto di Start Up è questo: una neonata Azienda da far divenire Grande con le dovute accortezze e nell'insegnamento giusto. In questo persino lo Stato si è fatto padre con strumenti di assistenza e di sviluppo che possiamo trovare in molti tipici finanziamenti per incentivare le neonate Attività.
Gli strumenti a volte necessari vanno usati come per il latte di un bimbo neonato: deve essere quello giusto possibilmente della propria mamma, ma se questo non è possibile allora sarà necessario un esperto Pediatra a dare le giuste linnee guida alla mamma. In un'Azienda neonata il concetto è identico, niente improvvisazioni e avere la fortuna di seguire le scie di un padre proprio imprenditore non è fortuna di tutti; nel grosso dei casi è necessario l'intervento del consulente Aziendale che dà le giuste linee guida e seleziona gli strumenti finanziari giusti per il proprio assistito: " La Neonata Azienda".
Il consulente valuta l'Idea ancora una volta e sceglie dove posizionare il proprio assistito. Se veramente interessante il progetto va indirizzato verso una Start Up di nuova concezione o meglio se l'idea è migliorativa nel ramo di appartenenza avrà senso inquadrare una Start Up Innovativa. Quale differenza? Sostanzialmente a livello fiscale non molto infatti prendendo per campione una SRL (Società a responsabilità Limitata) che appartiene alle due tipologie di Azienda hanno come regime fiscale lo stesso obbligo verso lo Stato Italiano.
Cambiano sostanzialmente per l'Azienda innovativa, di base alcuni vantaggi fiscali quale: l'assenza di diritti annuali, agevolazioni legate al rischio di impresa dove la Start Up innovativa è totalmente tutelata, ma la cosa più importante che dà sostanza alle due tipologie di Azienda sono il poter gestire gli SFP (Strumenti Finanziari Partecipativi), che rendono la Start Up innovativa una vera Azienda con gestione avanzata delle quote Societarie, che pacchettizzate in maniera opportuna si rendono fruibili a Mo’ di SPA (Società per Azioni), per offrirle sotto forma di Strumenti Finanziari Partecipativi a soci sostenitori, veicolati attraverso una tipologia di Offerta :" Il Crowdfunding".
L'offerta di questi strumenti partecipativi viene fatta attraverso dei portali autorizzati e controllati dalla CONSOB, (l'Organo a tutela della legalità nell'Operazione di raccolta fondi attraverso Equity Crowdfunding) i quali si prendono in cura la neonata Azienda Innovativa e la mettono in contatto con sostenitori esperti chiamati “Business Angel” che fanno da garanti di qualità e trascinano la folla nell’investimento per l’acquisizione delle quote societarie fino a raccoglimento della somma necessaria al raggiungimento dell’obiettivo. Raggiunto l'obiettivo avviene il passaggio dei capitali in Azienda, dove necessarie regole di gestione vengono monitorate e considerati parte di un investimento per terzi per cui tutelate necessarie di controllo nei confronti degli acquisiti soci, a cui vengono dati diritti di partecipazione limitati alla tipicità dello Strumento Finanziario Partecipativo e al suo regolamento registrato e sottoscritto.
Cosa sono le start up, quando le definiamo innovative
Requisiti da rispettare per essere startup innovativa
Uno dei requisiti essenziali per iniziare l'iter costitutivo
Requisiti su parte degli investimenti e sullo scopo della startup
Come costituire una startup innovativa
Iscrizione alla sezione speciale del Registro imprese
Startup innovative – Relazione annuale e rapporti periodici
I vantaggi fiscali e non per le startup innovative iscritte al Registro
Vantaggi relativi alle fonti di finanziamento
Altri argomenti che ti possono aiutare se stai pensando di avviare una startup
Le Start Up, definizione di innovativa
Cosa sono le start up, quando le definiamo innovative
Una delle prime domande che ci si potrebbe porre, nel momento in cui si affronta questo argomento, è proprio ‘cos’è una startup innovativa’ e soprattutto come viene disciplinata dal nostro ordinamento una startup innovativa.
Per quanto riguarda la prima domanda occorre prendere in considerazione il D.L. Crescita 2.0 (179/2012) e le successive modifiche che permettono di conoscere sia la definizione di ‘start-up innovativa’ fatta propria dal legislatore, sia i requisiti indispensabili per costituirne una di startup innovativa, secondo un’apposita procedura definita semplificata.
Viene definita start-up innovativa quell’impresa, (Srl, Srls, Spa, Sapa, costituita anche in forma cooperativa e non quotata su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione) che si contraddistingue per lo sviluppo, la produzione, la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico: questo significa sostanzialmente che la nuova impresa deve dare prodotti o proporre servizi che abbiano una decisa matrice tecnologica, in grado di dare un deciso cambiamento positivo nel settore in cui operano o intendono operare.
E’ chiaro che sia fondamentale capire che cosa si intende per ‘innovativi’, cioè cosa sia l’innovazione, che non è necessariamente un invenzione o una nuova scoperta e neanche essere ‘una nuova società’: l’innovazione si può manifestare anche semplicemente apportando in un processo produttivo un metodo particolarmente migliorativo per la produzione stessa tanto da dare dei vantaggi considerevoli; anche nell’introdurre sul mercato un prodotto/servizio nuovo, o significativamente migliorato, tanto da essere riconosciuto come un ‘progresso’; l’innovazione può anche riguardare l’introduzione di nuovi processi, tecniche, organizzazione del lavoro, che abbattono i costi di produzione o aprono nuovi mercati.
Si pensi semplicemente alla cosiddetta Industria 4.0: in essa si sta riversando un enorme quantità di innovazione, poiché riguarda prodotti (ad es: nuovi macchinari, robotica, software in grado di gestirne l’interazione in maniera ottimale); servizi di cloud computing totalmente gestibili da remoto (sistemi gestionali avanzati); processi e organizzazione del lavoro ottimizzati grazie all’uso di apposito software.
La startup innovativa per poter essere riconosciuta come tale ed essere iscritta all’apposita sezione Speciale del Registro Imprese deve anche rispettare una serie di requisiti che analizziamo a seguito.
Requisiti del Gruppo di lavoro
Requisiti da rispettare per essere Start up innovativa
In primo luogo vi sono i requisiti cumulativi, ovvero dei requisiti devono essere tutti rispettati dalla costituenda startup.
Partiamo proprio dalla costituzione della startup: per essere iscritti al Registro delle imprese come startup innovativa, la società deve essere stata costituita legalmente da non più di 60 mesi, ovvero da non più di 5 anni, rispetto al momento della richiesta.
Oltre alla data di fondazione occorre parlare anche della sede principale della nuova realtà imprenditoriale: questa deve essere situata sul territorio italiano o comunque almeno una filiale deve essere presente nel nostro Paese, con la sede principale che potrebbe essere situata anche in un paese straniero appartenente al suolo economico europeo.
Sul fronte oggetto sociale occorre sottolineare come l’oggetto sociale esclusivo o prevalente deve essere quello relativo alla realizzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico: lo scopo deve essere solo ed esclusivamente il suddetto affinché si possa parlare di startup innovativa che opera in un determinato settore.
La legge disciplina anche l’aspetto della produttività: il valore della produzione annua non deve essere superiore alla cifra di cinque milioni di euro ed inoltre è richiesto che non vengano distribuiti utili.
Infine, nella prima parte dei requisiti essenziali di una start up, la legge spiega che questa non deve essere frutto di una fusione tra diverse imprese così come non devono derivare dalla scissione societaria oppure alla cessione di azienda o di ramo di azienda.
La startup innovativa deve quindi essere davvero una nuova realtà imprenditoriale e non essere frutto di operazioni (o escamotage) costruite ad hoc da aziende già esistenti per poter usufruire dei vantaggi assegnati alle startup innovative iscritte al Registro.
Questa è dunque la prima parte dei requisiti cumulativi per costituire una startup innovativa ma ne esistono degli altri che sono necessari alla costituenda Start Up innovativa, ove è sufficiente che uno solo di essi sia soddisfatto.
A seguito vediamo quale requisito essenziale possedere
Requisiti essenziali
Requisiti essenziali
Oltre al possesso congiunto di tutti i requisiti citati, la startup innovativa deve possedere uno dei seguenti requisiti addizionali:
1. Le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15 per cento del maggior valore fra costo e valore totale della produzione (scelta consigliata: è necessario produrre un documento di bilancio previsionale che viene confermato in sede di deposito del bilancio a fine anno economico).
2. Impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero o, in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale;
3. Possesso di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale o di diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore. Tali privative devono essere direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.
Startup innovativa costituzione
Come costituire una startup innovativa
Ora che abbiamo chiari i requisiti che la startup deve avere è bene capire come procedere per costituire la suddetta e ottenere i benefici previsti dal Governo mediante il DL Crescita 2.0.
Dal 20 luglio 2016 chi voglia in Italia costituire una società innovativa in forma giuridica di Srl, può farlo online e senza il coinvolgimento obbligatorio di un notaio.
Chi preferisce rivolgersi al notaio può naturalmente farlo; ma nel caso in cui la scelta per ovvi motivi sia economici che di necessarie conoscenze in merito, caschi sulla seconda ipotesi, oggi esiste la possibilità di costituire la propria startup in modo semplificato e a costo irrisorio con gli strumenti messi a disposizione online dalla PA. Basta andare alla pagina dedicata nel sito del Registro delle imprese di Info Camere e seguire la procedura per ottenere la generazione dello Statuto e dell’Atto Costitutivo, documenti che solitamente redige il notaio e che servono obbligatoriamente per la costituzione della Srl (Iscrizione Agenzia Entrate per asserire il soggetto giuridico, la P. Iva e Camera di Commercio per l’iscrizione al registro imprese).
Per chi volesse verificare il processo online (prima di registrarsi e accedere alla definitiva procedura) è possibile entrare attraverso il link “compila” anche senza registrazione e simulare il processo, anche se sembra essere piuttosto semplice e ben strutturato, nei campi dati corrispondenti ai vari elementi per gli atti (statuto e atto costitutivo) da presentare, è bene prestare molta attenzione ai passaggi di verifica per superare la validazione.
La registrazione deve avvenire in maniera telematica, è necessario che tutti i documenti vengano inviati sul portale della Camera di Commercio a seguito registrazione dove il team di esperti effettuerà il controllo adeguato per richiamare i soci della Costituenda SRL per il completamento dei documenti e la firma digitale in loro presenza.
Comunque per essere più precisi:
Si possono seguire due procedure: la prima si chiama ‘CREA LA STARTUP INSIEME ALLA TUA CAMERA DI COMMERCIO’, si tratta di una procedura in cui è contemplato il coinvolgimento della propria Camera di Commercio di riferimento, a supporto dei neo-imprenditori nella stesura di Atto e Statuto, verificando la correttezza di quanto dichiarato e assolvendo ai successivi adempimenti obbligatori per loro conto, secondo quanto stabilito dall’art. 25 del CAD.
La seconda procedura invece chiamata ‘SE HAI ELEVATE COMPETENZE NORMATIVE (SENZA ASSISTENZA QUALIFICATA) ’ prevede che l’imprenditore proceda in completa autonomia, con intervento della Camera di Commercio solo per la verifica e l’iscrizione al registro imprese, sezione speciale startup, secondo quanto stabilito dall’art. 24 del CAD.
In entrambi i casi la procedura non può essere portata a termine completamente online, ma richiede ai fondatori di recarsi almeno una volta personalmente alla Camera di Commercio di riferimento.
A partire dal 22 giugno 2017, ai sensi del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 28 ottobre 2016, e del successivo Decreto direttoriale del 4 maggio 2017, le startup innovative costituite online possono ricorrere alla piattaforma dedicata anche per modificare il proprio atto costitutivo o il proprio statuto secondo il modello definito Tipizzato ed esportare in formato XML i documenti citati per l'invio in Agenzia delle Entrate.
Sezione Speciale Registro Imprese
Come iscriversi alla sezione speciale del Registro imprese
In Realtà , l'iscrizione sul Registro Imprese nella sezione Speciale, avviene in automatico d'Ufficio allorché la procedura seguita abbia sfruttato l'articolo 25 del CAD con l'ausilio dello staf della Camera Di Commercio, piuttosto che attraverso un consulente con elevate competenze per l'art. 24 del CAD, in grado di fare ordine tra le complesse e macchinose procedure, che se ne voglia dire non sono semplici da realizzare, per la particolare procedura di validazioni a cui sono sottoposte le certificazioni e le verifiche dei requisiti.
Infatti i software da dover utilizzare richiedono pregresse esperienze all'uso, le regole di invio seguono un ulteriore software di invio che a sua volta porta altre regole che cozzano con la tipicità di procedure eseguibili per diversi tipi di caratteristiche Aziendali.
Persino per noi è stata complessa l'iscrizione per la particolarità di richiesta e tipicità di innovazione presentata, ma alla fine dopo la prima di test, in diverse condizioni di uso risulta abbastanza sicuro e blindato il procedimento e garantisce le neo Aziende da truffe e infiltrazioni di concorrenze illecite.
Report Periodici
Startup innovative – Relazione annuale e rapporti periodici
Questa è una parte fondamentale che deve essere conosciuta dagli imprenditori.
Una volta costituita una SRL innovativa è necessario portare a termine alcuni adempimenti per il mantenimento dei requisiti di startup innovativa.
In particolare sono necessari due adempimenti periodici:
la compilazione della dichiarazioneannualedi conferma dei requisiti di startup innovativa;La dichiarazione (che viene compilata anche in fase di costituzione) va firmata digitalmente da parte del legale rappresentante della società e inviata entro i 30 giorni dall’approvazione del bilancio e comunque entro sei mesi dalla chiusura di ciascun esercizio al Registro delle Imprese di riferimento.
la comunicazionesemestraleper l’aggiornamento o la conferma delle informazioni di startup innovativa. La prima comunicazione semestrale deve avvenire entro 6 mesi dalla data di iscrizione della startup nella sezione speciale del Registro delle Imprese; le successive, invece, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ciascun anno.
Entrambi gli adempimenti di solito vengono portati a termine dal tuo commercialista.
Il resoconto periodico è quindi fondamentale e quello complessivo deve essere inviato due volte all’anno, precisamente a giungo e dicembre.
Vantaggi Fiscali
I vantaggi fiscali e non per le startup innovative iscritte al Registro
La previsione di un registro speciale per le startup nel Registro delle Imprese è pre-ordinato alla concessione di diversi vantaggi di natura fiscale e agevolazioni. Per esempio, hanno minori oneri di costituzione, le startup sono infatti esonerate da: pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria abitualmente dovuti per gli adempimenti da effettuare presso il Registro delle imprese; pagamento del diritto annuale dovuto in favore delle Camere di Commercio.
(rimane in piedi il pagamento dell’Imposta di Registro di 200 euro, dovuta per la registrazione fiscale degli atti all’Agenzia delle Entrate)
Tale esenzione opera fino al quinto anno di iscrizione nel Registro delle imprese.
L’esonero dal versamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria riguarda tutti gli atti posti in essere dalle startup innovative, successivi all’iscrizione nel registro delle imprese, quali anche gli aumenti di capitale agevolati.
Inoltre le startup possono godere dei seguenti vantaggi:
remunerazione dei collaboratori/dipendenti con strumenti finanziari: sarà possibile assumere personale qualificato attraverso la forma del work for equity, ovvero remunerando in tutto o in parte il lavoro con l’assegnazione di quote, azioni, strumenti finanziari partecipativi o diritti aventi ad oggetto l’acquisizione degli stessi (es.: stock options). Il reddito di lavoro derivante dall’assegnazione di diritti d’opzione o strumenti finanziari o ogni altro diritto ad amministratori, dipendenti o collaboratori continuativi di startup innovative non è soggetto ad alcuna imposizione fiscale o contributiva, purché siano rispettate talune condizioni.
rapporti di lavoro subordinato con previsioni speciali: sono previsti particolari esoneri contributivi per le assunzioni di lavoratori subordinati a tempo indeterminato (credito d’imposta al 35%) e particolari condizioni per i contratti a tempo determinato, maggiori dettagli seguite il link
incentivi all’investimento: i soggetti Irpef e Ires (cioè persone fisiche e persone giuridiche) che investono in startup innovative possono beneficiare, rispettivamente, di una detrazione del 30% dall’imposta e di una deduzione del 30% dalla base imponibile (vd. oltre). Le predette percentuali di agevolazione sono state disposte dalla Legge di Bilancio 2017 (art. 1, commi 66-69) con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e sono state autorizzate dalla Commissione europea (SA 47184 18 settembre 2017) fino al 31 dicembre 2025.
sostegno all’internazionalizzazione: ICE, l’Agenzia governativa che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane, dal 2013 ha incluso le startup tra i destinatari prioritari della propria attività, offrendo loro condizioni di particolare favore nell’accesso ai servizi promozionali e di assistenza, qui il sito ufficiale.
gestione della crisi: le startup non sono soggette alle tradizionali procedure concorsuali previste dal D.L. 267/1942 (fallimento, concordato preventivo e liquidazione coatta amministrativa), ma ai “procedimenti di composizione della crisi da sovra-indebitamento” (L. 3/2012, artt. 6-16), che risultano più rapidi e meno gravosi. Per approfondire leggi il nostro articolo: Startup innovativa e fallimento, guida alle procedure.
Si è parlato anche di diversi vantaggi fiscali che possono essere sfruttati da parte delle startup innovative iscritte al registro imprese, sezione speciale startup.
Un altro importante vantaggio derivante dall’iscrizione al suddetto Registro è la possibilità di accedere al Fondo Centrale di Garanzia, che permette, nel momento in cui si decide di procedere con l’avvio dell’impresa, la copertura (garanzia) da parte del Fondo stesso fino all’80% della somma di denaro che viene richiesta in prestito a una Banca. Si tratta quindi di danaro che la startup dovrà restituire, ma è importante sottolineare come difficilmente senza l’intervento del Fondo di Garanzia, una startup vedrebbe accolta una richiesta di prestito.
Il prestito bancario non è l’unica modalità per finanziare la startup, anzi: la startup, è un impresa ad alto tasso di fallimento e deve pertanto trovare forme di finanza alternativa per essere portata avanti e che, sottolineiamo, non sono dipendenti dallo status di ‘startup innovativa iscritta al Registro delle Imprese’. (Fanno eccezione i fondi d’investimento di matrice pubblica Invitalia attraverso il bando Smart&Start e Invitalia Ventures che richiedono lo status di startup o pmi innovativa iscritta all’apposito Registro)
Queste fonti sono:
il bootstrapping, vale a dire l’autofinanziamento, che può andare avanti anche per molto tempo se la startup riesce a fatturare e finanziare con la cassa il suo sviluppo; ma difficile che sia sufficiente e opportuno anche per fare il balzo dello scaleup
Family, Friends & Fools (3F) – i primissimi sostenitori della startup, probabilmente non ti chiederanno nemmeno quote della società. Le 3 “F”: Family, Friends & Fools: potete decidere di coinvolgere persone della vostra cerchia di amici e famigliari per ottenere un contributo finaziario e aumentare così il capitale della vostra startup. Ma non solo: potrebbero esserci azionisti interessati al vostro concetto imprenditoriale pronti a investire in esso. Tale gruppo viene chiamato "Family, Friends and Fools" (FFF), in cui il termine "fools" (in italiano “pazzo”) è inteso scherzosamente: quando un finanziatore investe fondi in progetti imprenditoriali in maniera sconsiderata (ad esempio perché molto convinto dall'idea o semplicemente trova simpatici i fondatori), potrebbe non farsi scoraggiare da punti deboli o rischio.
Business Angels – è una categoria molto ampia e variegata, che può in alcuni casi avvicinarsi ai fool della precedente categoria e in altri ai cugini del Venture Capital. Sono spesso figure imprenditoriali o manageriali a cui piace dare un contributo anche in termini di competenze apportate. I Business Angel spiegati nei dettagli li trovi qui.
Crowdfunding – è un’ottima soluzione sopratutto per progetti early stage b2c perché rappresenta spesso anche un test di mercato
Venture Capitalist – il loro mestiere è fare un buon deal che generi ritorni elevati, naturalmente chiedono in cambio una bella fetta della società e uno o più posti nel board. Ti serviranno per la crescita, perchè generalmente investono su startup anche early stage ma con business model validato.
Incubatori e programmi di accelerazione – sono anche queste soluzioni utili in determinati momenti della startup, ma il loro valore non è essere una fonte di finanziamento vera e propria (anche perché forniscono molto in servizi), quanto un supporto per lo sviluppo dell’idea e del business model.
La startup innovativa non può ricevere, complessivamente, più di 15 milioni di euro di investimenti fiscalmente agevolabili pena la decadenza dal regime agevolativo.